Proselitismo: la fine di una libertà

E' curioso notare cosa disse l' attuale Papa Benedetto XVI,all'apertura della quinta assemblea dell'episcopato dell'America Latina,riguardo all'evidente proselitismo operato dalla Chiesa cattolica.«La Chiesa non fa proselitismo»,spiegò il pontefice, «si sente discepola, avendo ricevuto il Vangelo, e missionaria solo in quanto discepola. Come Cristo attira tutti a sé con la forza del suo amore, così la Chiesa compie la sua missione in conformità spirituale e concreta alla carità del Signore». Credo che invece questa sua affermazione non ha fatto altro che confermare quello che è lo spirito legato da sempre al cristiano,e cioè,un proselitismo mascherato e giustificato dall' "innocente spirito apostolico" e,dunque,spirito missionario.Ma analiziamo la parola "missionario".Missionario è colui che si impegna a diffondere una religione in aree in cui non è ancora diffusa.Da questa spiegazione vengono in mente i modi violenti e i crimini con cui la Chiesa da sempre ha diffuso la sua dottrina e la sua fede.Basti pensare alla "Santa Inquisizione",le crociate o alle prime missioni in America.Nel passato i missionari cristiani sono stati parte integrante del colonialismo, ad esempio durante la colonizzazione europea delle Americhe, dell'Africa e dell'Asia; a volte il risultato è stata la distruzione di intere antiche culture, religioni e tradizionali dei popoli conquistati.Un'elemento che non si può eludere della storia delle missioni è quello dell'uso della forza: inizialmente prevedeva, sempre nel caso in cui gli indigeni si opponessero alla segregazione nelle riduzioni, tecniche repressive ed inquisitorie.Tuttavia ci si rese presto conto che per ottenere veri risultati fosse necessario cambiare approccio.Si passò quindi all'ostentazione di forza: si metteva a conoscenza l'indio della potenza distruttiva delle armi europee e gli si poneva la scelta se essere con o contro di loro.Solo più tardi, con le missioni salesiane della metà dell'ottocento cambiò approccio,basato su una diversa concezione della vita umana, nonostante già nel 1622 la Congregazione Propaganda Fide avesse dichiarato che fosse ormai necessario "rinunciare all'uso dell'inquisizione e rassegnarsi alle arti della persuasione", dichiarazione che non prevedeva tuttavia la sparizione degli inquietanti "Tribunali della Coscienza", ne tantomeno un approccio umano da parte della Chiesa nei confronti dei suoi fedeli e non.Oggi si può pensare che la Chiesa abbia smesso del tutto con le violenze,ma non è esattamente così.In realtà ora ne usa alcune molto più "soft" rispetto alle precedenti: l'irruzione nella vita laica e l'immancabile proselitismo.
La missione,dunque,nasce dal presupposto di conoscere una verità unica indiscutibile e che quindi il fedele deve essere portato a diffondere per convertire i "peccatori" e riunire il mondo nell' unica verità: è forse questo amore o fanatismo? è una buona base per un dialogo? e dov'è andato a finire il libero arbitrio che di solito,come dicono i credenti,Dio da ai suoi figli? ..Normale poi sentire notizie di cristiani cacciati o reazioni violente da parte di fanatici,semplicemente perchè ogni religione grida la sua verità,ragion per cui il proselita è un "invasore".Credo che il proselitismo,come la diffusione di una fede,sia la cosa più stupida e contraddittoria che possa esistere su questo pianeta,semplicemente perchè l'esistenza stessa di diverse religioni,dei credenti e dei non credenti, è una prova di come non esista nessun unica verità e che l'atto della missione non sia altro che la solita vecchia arma usata in modi diversi e da diverse religioni per estendere il propio potere e controllo o semplicemente per uno spirito di presunzione,tutte cammuffate da uno scopo nobile come la salvezza del mondo intero.

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